L'assegnatario non proprietario della casa familiare, non può essere destinatario di decreto ingiuntivo per oneri condominiali: il condominio ha azione diretta solo ed esclusivamente verso il proprietario dell'immobile.
È rimessa al Primo Presidente della Corte di Cassazione, per l'eventuale assegnazione alle Sezioni Unite Civili, la questione di particolare importanza relativa alla disciplina da riservarsi all'assegno di divorzio là dove il coniuge che ne benefici abbia instaurato una convivenza con un terzo, dovendosi, partitamente, stabilire se l'effetto estintivo previsto dalla L. n. 898 del 1970, art. 5, comma 10, nel caso di nuove nozze del beneficiario trovi applicazione, e per quali contenuti e limiti, nella distinta ipotesi della famiglia di fatto.
Se la legge straniera applicabile in forza delle disposizioni del regolamento n. 1259-2010 consente di chiedere un divorzio solo a condizione che esso sia stato preceduto da una separazione personale, mentre la legge del foro non prevede norme procedurali in materia di separazione personale, il giudice competente, pur non potendo pronunciare egli stesso una tale separazione, deve tuttavia verificare che le condizioni sostanziali, previste dalla legge straniera, siano soddisfatte e accertarle nell'ambito del procedimento di divorzio di cui è investito.
Il mobbing del datore di lavoro – come mirata reiterazione di plurimi atteggiamenti convergenti nell'esprimere ostilità verso la vittima e preordinati a mortificare e a isolare il dipendente nell'ambiente di lavoro – può essere ricondotto al reato di stalking.